Come COBAS Sanità pubblica-privata, Università e Ricerca, facciamo nostra la richiesta del movimento femminista-transfemminista per l’indizione dello sciopero di 24 ore dell’8 MARZO 2021 da/dei generi, da/dei consumi.
Una battaglia da sempre in comune contro ogni forma di violenza strutturale e istituzionale, di discriminazione, di esclusione.
I femminicidi e trans*cidi in costante aumento, le diseguaglianze per salario e carriera delle donne e libere soggettività specialmente al sud, il possesso e la gelosia come strumenti maschilisti di relazione nelle coppie, il mobbing e la violenza on line, la famiglia non certo “luogo sicuro”, le campagne anti abortiste e l’obiezione di coscienza contro le libertà di scelta e i ruoli di riproduzione imposti, non ci possono lasciare passivi e assenti, ma devono imporci una profonda riflessione che non permetta al governo Draghi di riproporci quella “normalità”che noi abbiamo sempre combattuto anche prima dell’emergenza covid, che ha aggiunto l’emergenza ai disastri strutturali sanitari, economici, culturali, sociali.
Il movimento femminista-transfemminista ha dimostrato in tutti i suoi agiti e prospettive di essere una forza essenziale per una trasformazione a 360 gradi di questa società capitalista, patriarcale, omofobica, clericale, razzista, lottando, come da sempre facciamo noi, per libertà e autodeterminazione nel mondo del lavoro e del non lavoro, nella sanità, nella scuola, nelle case, nei tribunali, nei quartieri, nelle strade, nell’ambiente.
Per un concreto rispetto e libertà di scelta di ogni corpo (umano, animale, natura) che imponga un welfare sociale come socializzazione della cura e non familistico sulle spalle delle donne; un reddito come rottura di ogni dipendenza, ricatto, sottomissione; una prevenzione per garantire sanità e salute universale, gratuita, umanizzata nei territori, nei consultori, nelle strutture psichiatriche, nelle RSA, nelle carceri, nei CPT e CPR, nei luoghi di confine, senza contrapporre lavoro a sicurezza e garantire profitti, fra logiche ospedalocentriche e aziendalizzazione, a privati, case farmaceutiche, imprenditori; una cultura antinozionista e antifascista che educhi alla socialità e alla realtà di una vita e di un futuro condiviso; un ecosistema che vinca la sua guerra all’inquinamento, alla cementificazione, alle agromafie, all’estrattivismo, al bracciantato, al nucleare, alla militarizzazione, alle grandi opere, alla filiera industriale, agli allevamenti animali, agli OGM….
L’8 MARZO LOTTEREMO PER TUTTO QUESTO E MOLTO ALTRO…
Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo al seguente link: https://nonunadimeno.wordpress.com/2021/02/24/vademecum-8-marzo-2021-lista-singole-adesioni-di-categoria-in-aggiornamento/